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Joanna Bator - La speranza contro ogni Speranza

Nel suo primo romanzo, Sandberg, Joanna Bator racconta suggestivamente e delicatamente le sconfitte e le speranze di tre generazioni della famiglia Chmura. Halina e Władek Chmura, con il loro figlio Stefan, appena arrivati nella piccola cittadina di Wałbrzych, da poco tempo annessa alla Polonia, ma tedesca sino a prima della seconda guerra mondiale, cercano di costruirsi una nuova vita, in un appartamento in cui ancora vivono i fantasmi tedeschi. Mentre Władek sprofonda nella malinconia e nella tristezza, Halina, visto che non ha più nulla da perdere, vive all’insegna della speranza contro ogni speranza. Dall’incontro tra Stefan e Jadzia, giunta a Wałbrzych in fuga dalla Polonia centrale ormai devastata dalla guerra, nasce la ribelle Dominika, la vera protagonista di questo romanzo in cui nessuno è come appare a prima vista. 
È una storia dei sogni, delle paure e delle speranze di una generazione traumatizzata dalla guerra e dalla fuga, e della ribellione e del desiderio di libertà dei suoi figli.

Joanna Bator

Joanna Bator, nata nel 1968 a Wałbrzych, in Polonia, studia scienze della cultura e filosofia a Breslavia. Nei suoi testi accademici si occupa dell’immagine della donna. Pubblica articoli su importanti quotidiani e riviste polacche. Nel 2002 esce il suo primo romanzo Kobieta [Donna]. Dopo un soggiorno pluriennale in Giappone, per i suoi reportage raccolti in Japonski wachlarz [Il ventaglio giapponese] nel 2005 riceve il Premio Beata Pawlak. Joanna Bator insegna come docente universitario, tra l’altro, fino al 2011 anche presso l’Istituto di informatica polacco-giapponese di Varsavia. Nel 2009 sorprende i lettori con un romanzo di successo, Piaskowa Góra [Montagna di sabbia]; anche la traduzione tedesca, pubblicata nel 2012, è un caso letterario. Da allora è considerata una delle voci più importanti della letteratura europea. Segue la continuazione della speciale storia di famiglia, dal titolo Chmurdalia [Lontano dalle nuvole]. Per la sua opera più recente, Ciemno, prawie noc [Scuro, quasi tutta la notte] del 2012, redatta durante un ulteriore soggiorno a Tokio, l’anno scorso ha vinto il maggiore premio letterario polacco, il Premio Nike.

Bibliografia

Lost Words, Lost Worlds: Eine europäische Sprachreise (coautrice/Mitautorin), 2013, edition.fotoTAPETA, Berlin,
Ciemno, prawie noc. W.A.B., Warszawa 2012
Chmurdalia, 2010, W. A. B. (Wolkenfern. Roman, 2013, Suhrkamp Verlag) 
Piaskowa Góra, 2009. W. A. B. (Sandberg, Berlin 2012, Suhrkamp Verlag) 
Japoński wachlarz, 2004,Twój Styl
Kobieta,2002, Twój Styl,
Feminizm, postmodernizm, psychoanliza, 2001, Wydawnictwo Słowo Obraz Terytoria

Premi

2013 Premio Nike
2005 Premio Beata Pawlak / Beata Pawlak Preis per Japoński wachlarz.
2005 Premio dell'Associazione degli editori polacchi (Nagroda wydawców)
2005 Premio letterario