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Passioni

Sesto evento di Visioni in dialogo

Partecipano: Remo Bodei,  Berlinde De Bruyckere,  Nadia Fusini,  Arturo Galansino,  Giovanni Pellegri,  David Sander,  Eike Schmidt,  Giovanni Ventimiglia, 

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Tutti sembrano conoscerle, molti le hanno conosciute davvero e vi hanno attribuito caratteristiche e significati anche opposti. Condizioni più o meno durature di risonanza affettiva particolarmente intensa e coinvolgente in cui la persona vive il proprio essere e si relaziona con il mondo amplificando piacere e dolore, gioia e angoscia di perdita, apertura e dipendenza, vitalità e vuoto. Possono nascere anche contro le intenzioni della persona e allora, in preda alla passione, l’uomo non agisce ma subisce (“… rende l’uomo schiavo”). Alcuni psichiatri la definiscono una malattia, per la dipendenza che genera. Edipo, Antigone, Medea hanno attraversato i secoli con il loro carico di passioni, portando fino a noi la loro intensità di amore, odio, violenza e vendetta, in ritratti complessi dalle tante sfaccettature. La cultura le connota come un innalzamento dell’uomo verso il superamento dei suoi limiti o come uno stato da cui rifuggire perché porta all’annientamento. Nell'arte il confronto con le passioni ha percorso in modo particolare alcuni periodi storici, rivestendo molteplici significati.

Remo Bodei

Berlinde De Bruyckere

Arturo Galansino

Nadia Fusini

David Sander

Eike Schmidt

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Programma venerdì 17 novembre 2017

in collaborazione con RSI Radiotelevisione svizzera - Rete Due

Studio 2 RSI, Lugano Besso, ore 18.30 – 20

Remo Bodei, filosofo, ha studiato la società e le passioni che si
muovono al suo interno, autore di diversi libri tra cui Ira. La passione
furente, 2011, Destini personali, 2004, Geometria delle passioni, 1996 e
Ordo amoris, 1991.

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Programma sabato 18 novembre 2017

Università della Svizzera Italiana, Aula magna, Via Buffi 13, Lugano ore 11 – 16.30

Saluti Marco Borradori, Sindaco di Lugano

Remo Bodei filosofo, UCLA Los Angeles
Conduce Giovanni Ventimiglia, filosofo, Università di Lucerna e
Facoltà di Teologia a Lugano

Nadia Fusini anglista, scrittrice e critico letterario, professore alla
Normale di Pisa, ha scritto sul teatro shakespeariano, trasformando
le tragedie più note in paradigmi esemplari di singole passioni.
La passione della meraviglia nella Tempesta di Shakespeare


Pausa

Arturo Galansino, dottorato di ricerca in Storia e critica dell’arte,
direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze

Berlinde De Bruyckere artista belga nota internazionalmente
che lavora con la scultura esprimendo vita e morte, Eros e
Thanatos, forza e vulnerabilità.
Dialogo con Arturo Galansino

David Sander Professore all’Università di Ginevra specialista in
scienze cognitive - affettive
Conduce Giovanni Pellegri neurobiologo, coordinatore presso
l’USI della Fondazione Science et Cité (Accademia svizzera delle
scienze).

Discussione di Marco Franciolli, Giovanni Ventimiglia e
Giovanni Pellegri con i relatori e con il pubblico

 

Chiusura

Come arrivare

In auto
Parcheggi a pagamento disponibili in zona.

In treno
Dalla stazione ferroviaria di Lugano (www.ffs.ch) l’USI è raggiungibile in bus (TPL) o a piedi.

In bus dalla stazione: sul piazzale davanti alla stazione prendere il bus 6 (direzione "Cornaredo") e scendere alla fermata "Università" (circa 6 minuti).

In bus dal centro città: informarsi sul sito dei Trasporti Pubblici del Luganese (TPL).

A piedi dalla stazione circa 20-25 minuti

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Programma lunedì 27 novembre

Hall del LAC, Lugano, ore 18.30

Benvenuto: Michel Gagnon direttore artistico del LAC Lugano Arte e Cultura.
Introduce il direttore del MASI Marco Franciolli.

 

“Le passioni attraverso l’arte, dal Rinascimento al Moderno”

 

Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi e di Palazzo Pitti a Firenze e dal 2020 del Kunsthistorisches Museum di Vienna.

 

 

In collaborazione con 

Contributi e partners

Con il patrocinio

e il sostegno della Città di Lugano: 

Con il sostegno di:

Migros

AIL

Media partner           

RSI ReteDue

CENOBIO 
La Rivista Culturale               

Si ringraziano:

GalleriaContinua 

CORSI, Società cooperativa per la radiotelevisione svizzera di lingua italiana  

Partners:

MASI Museo d’Arte della Svizzera Italiana, Lugano

Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, Rancate (Mendrisio)

Franklin University

CORSI Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana

SSAS, Società di Storia dell'Arte in Svizzera

ProMuseo associazione degli Amici Sostenitori del Museo d’arte della Svizzera
italiana

Società Ticinese di Belle Arti

L’Ideatorio Università della Svizzera Italiana

STAN Società ticinese per l’Arte e la Natura

FAISwiss

Società Dante Alighieri Lugano

Associazione di Cultura Classica Delegazione della Svizzera italiana

Società Filosofica della Svizzera Italiana

Chiassoletteraria

Piazzaparola

Parolario Associazione culturale

Associazione Guido Ucelli degli Amici del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica Leonardo da Vinci, Milano

 

 

Remo Bodei

Remo Bodei

Remo Bodei (1938), è stato visiting professor presso le Università di Cambridge, Ottawa, New York, Toronto, Girona, Città del Messico, UCLA (Los Angeles) e ha tenuto conferenze in molte università europee, americane e australiane. Dal 2006 insegna filosofia alla UCLA di Los Angeles, dopo aver a lungo insegnato storia della filosofia ed estetica alla Scuola Normale Superiore e all'Università di Pisa dove tuttora tiene dei corsi. Dal 2015 è socio corrispondente dell'Accademia dei Lincei per le Scienze Morali, Storiche e Filosofiche. Moltissimi i suoi lavori e anche le opere di traduzione di filosofi quali i testi di Hegel, Karl Rosenkranz, Franz Rosenzweig, Ernst Bloch, Theodor Adorno, Siegfried Kracauer, Michel Foucault. I suoi libri hanno ricevuto diversi premi. In Scomposizioni (1987) affronta alcuni temi della genealogia dell'uomo contemporaneo e propone la metafora della geometria variabile, che ripropone analizzando la tradizione filosofica occidentale riguardo alle passioni in Geometria delle passioni (Feltrinelli). Tra i suoi libri sul tema citiamo Logiche del delirio (Laterza), Ordo amoris (Il Mulino), Ira. La passione furiosa (Il Mulino) che hanno avuto un rilevante successo anche di pubblico.

Berlinde De Bruyckere

Berlinde De Bruyckere

Berlinde de Bruyckere (1964) artista riconosciuta internazionalmente, nel 2003 ha partecipato alla Biennale di Venezia e da allora ha esposto da: Hauser & Wirth, Zurigo (2004), La Maison Rouge, Fondation Antoine de Galbert, Parigi (2005), De Pont Foundation for Contemporary Art, Tilburg (2005), alla Biennale di Berlino (2006) e ha avuto numerose mostre personali in tutto il mondo in musei, tra cui al Kunstmuseum di Berna (2011), al Gemeentemuseum Den Haag in Olanda, alla Kunsthalle di Düsseldorf, alla Kunsthaus di Bregenz (2015) e per le gallerie Continua e Hauser & Wirth. Le sue sculture sono state messe a confronto con opere di Lucas Cranach e Pier Paolo Pasolini. Ha rappresentato il padiglione belga alla Biennale di Venezia nel 2013 con una grande installazione, sintesi dei temi che sono alla base delle sue opere: metamorfosi del corpo, vita e morte, Eros e Thanatos, forza e vulnerabilità, desiderio e sofferenza. Il Leopold Museum di Vienna, dove ha esposto nel 2016, definisce le sue sculture come probabilmente tra le maggiormente riconosciute oggi in ambito internazionale tra quelle degli scultori contemporanei.

Nadia Fusini

Nadia Fusini

Nadia Fusini ha insegnato Lingua e Letteratura Inglese all'Università di Bari, in seguito è diventata Ordinario di Lingua e Letteratura Inglese presso l'università La Sapienza di Roma e ora insegna Letteratura Inglese e Letterature Comparate alla Scuola Normale Superiore di Pisa. Studiosa di teatro elisabettiano, ha tradotto e commentato numerosi testi shakespeariani. Ha anche curato e tradotto lavori di Mary Shelley, John Keats, Wallace Stevens. Ha scritto su Kafka, su Beckett, su Bacon. Sui temi del femminile e della sua identità ha pubblicato La luminosa genealogia di Fedra (1990) e Uomini e donne: una fratellanza inquieta (1995) e Donne Fatali, su eroine del teatro shakespeariano, quali Ofelia, Desdemona, Cleopatra (2005). Ha curato i due volumi dei Meridiani dedicati a Virginia Woolf e della grande scrittrice inglese ha scritto la biografia letteraria con Possiedo la mia anima, il segreto di Virginia Woolf nel 2006. Sempre per Mondadori ha pubblicato Di vita si muore. Lo spettacolo delle passioni nel teatro di Shakespeare (2010). Per Donzelli è uscita una nuova edizioni di Nomi, undici scritture femminili nel 2012. È inoltre autrice di romanzi, tra cui La bocca più di tutto mi piaceva e L’amore necessario. I suoi libri sono tradotti in Francia, Germania, Inghilterra, Brasile, Portogallo e Grecia.

Arturo Galansino

Arturo Galansino

Arturo Galansino (1976) dopo la laurea a Milano ha conseguito un dottorato di ricerca in Storia e Critica d’Arte a Torino ed è stato ricercatore all’INHA di Parigi. In seguito, dopo una brillante carriera, tra Musée du Louvre di Parigi (2008-2010), National Gallery (2010-2012) e Royal Academy of Arts di Londra (2013-2015), nel 2015 è tornato in Italia dopo 10 anni all’estero, come Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze. Oltre a rafforzare la ricerca sull’arte antica, come nell’attuale mostra su “Il Cinquecento a Firenze”, parallelamente ha rilanciato il ruolo del  contemporaneo nella programmazione di Palazzo Strozzi con i grandi successi delle mostre su Bill Viola e Ai Weiwei del 2016 e 2017.

Giovanni Pellegri

Giovanni Pellegri

Giovanni Pellegri, dottore in neurobiologia, si occupa di dialogo tra scienza e società. Oltre a condurre il programma televisivo “Il Giardino di Albert” alla RSI, è il responsabile de L’ideatorio, un servizio dell’Università della Svizzera italiana che si occupa di promozione della cultura scientifica. È il coordinatore regionale presso L’USI della Fondazione Science et Cité, un centro di competenza dell’Accademia svizzera delle scienze.

 

David Sander

David Sander

David Sander è specialista in neuroscienze cognitive. Dopo gli studi di matematica e psicologia all’Università Descartes di Parigi e il PhD in Cognitive Sciences all’Università Lumière di Lione, nel 2002 ha iniziato la sua attività al Dipartimento di Psicologia dell’Università di Ginevra, dove è professore ordinario e dirige il Laboratorio Emotion Elicitation and Expression Studies. Dal 2012, sempre all’Università di Ginevra, è Direttore del Centre Interfacultaire en Sciences Affectives e Direttore del National Center of Competence in Research (NCCR) in Affective Sciences. Il suo principale focus di interesse scientifico sono i meccanismi coinvolti nella sollecitazione delle emozioni e come essi modulano l’attenzione, la memoria e i processi decisionali. Autore di numerosissimi articoli scientifici, nel 2013 ha vinto il premio Latsis. "Tra I suoi libri: "Le monde des émotions. Cerveau & Psycho" (Belin, 2015) e con Scherer, K. R. "Oxford Companion to emotion and the affettive sciences" (New York and Oxford: Oxford University Press, 2009) e "Traité de psychologie des émotions" (Paris: Dunod, 2009).

Eike Schmidt

Eike Schmidt

Eike Schmidt (1968), la cui produzione scientifica conta oltre 180 pubblicazioni tra libri e articoli, è stato curatore e poi dirigente di museo a partire dal 2001 prima alla National Gallery of Arts di Washington, poi al J. Paul Getty Museum di Los Angeles, assumendo infine la direzione del  dipartimento di Scultura, Arti Applicate e Tessili al Minneapolis Institute of Arts. Otto volte le opere da lui comperate per il museo di Minneapolis sono state premiate tra le “acquisitions of the year” dalla rivista Apollo, una delle più accreditate nel campo. Nel 2008 e 2009 è stato capo del Dipartimento di scultura della casa d’aste Sotheby’s a Londra nel ruolo di direttore responsabile per l'Europa. Nel contempo ha continuato la sua attività scientifica: si deve ai suoi studi e alla sua curatela la mostra “Diafane Passioni: avori barocchi alla corte dei Medici” svoltasi nel 2013 a Palazzo Pitti a Firenze, che ebbe uno strepitoso successo di pubblico. Esperto internazionale di scultura dal Rinascimento alla fine del Settecento, dal 2011 al 2014 ha fatto parte della giurìa per la selezione delle opere alla fiera di antiquariato di Maastricht e di altre tra cui Masterpiece e Frieze. Dal novembre 2015 Eike Schmidt è direttore delle Gallerie degli Uffizi, una nuova entità museale che riunisce, oltre agli Uffizi nel complesso vasariano, anche la Biblioteca, Palazzo Pitti e i suoi musei e il Giardino di Boboli. Alla fine del suo mandato nel 2020, assumerà la direzione del Kunsthistorisches Museum di Vienna. Nel 2017 ha ricevuto l’Excellency Award della Foundation for Italian Art and Culture di New York.

Giovanni Ventimiglia

Giovanni Ventimiglia

Giovanni Ventimiglia (1964), laurea in filosofia a Milano, specializzazione in filosofia medievale a Monaco di Baviera, dottorato di ricerca in filosofia a Milano in Università Cattolica, è Professore ordinario di Filosofia teoretica all’Università della Svizzera Italiana di Lugano dove è anche direttore dell’Istituto di Studi Filosofici (ISFI) e dal 2016 ordinario di Filosofia all’Università di Lucerna. Insegna Temi e problemi di filosofia all'Università Cattolica di Milano. È stato Vice-Direttore del Collegio Augustinianum dell’Università Cattolica (1988-1990 e 1994-1998), Visiting Senior Researcher Fellow al King’s College di Londra (2015) e Academic Visitor alla University of Oxford (2015). Dirige la serie di studi “Metafisica tomistica e metafisica analitica” della casa editrice Carocci di Roma. I suoi ambiti di ricerca sono l’Ontologia classica anche nella prospettiva della sua attualità all’interno dei dibattiti contemporanei.