Stella N’Djoku
Quando ero piccola avevo nostalgia dei ritorni e, in un certo senso, le vacanze non mi piacevano per questo: avevo paura di partire, perché sapevo che al ritorno avrei avuto malinconia di ciò che avevo vissuto.
Quando penso a quei momenti mi ricordo che, nonostante l’estate fosse la mia stagione preferita, quella in cui c’era il mio compleanno e in cui i re indiscussi erano l’anguria e i gelati, ero triste, come se avessi paura che le vacanze avrebbero potuto cambiare qualcosa, come se al ritorno nulla sarebbe più tornato come prima, qualcuno di noi avrebbe potuto trovare nuovi amici, volerci meno bene, come se a ogni messa in pausa, poi avremmo dovuto ricominciare tutto da capo.
E anche da grande questo sentimento è stato presente.
Oggi preparo le mie cose, parto, spesso portando con me solo lo stretto indispensabile, per non avere pesi inutili e per poter camminare, osservare, godere di quello che ho attorno. Poi al momento del ritorno comincio a sentire una nostalgia anche solo nel rimettere le cose nella borsa, come se anche loro soffrissero a lasciare ciò che hanno vissuto.
Questa volta però è stato diverso: complice il Monte Verità, la vista dalla mia camera, la compagnia, ho davvero assaporato, fino alla fine, i giorni di pieno scambio vissuti e quel vuoto della ripartenza si è rivelato condizione di partenza e non motivo di sconforto.
Una sera una cometa ha rischiarato il nostro cielo: è passata, luminosissima, sopra le nostre teste, il cielo è diventato azzurrissimo, solo un istante.
Tempo fa ho scritto un verso che diceva “Potevo credere (…) alla bellezza degli incontri” e in effetti questo è stato ed è: da quello in stazione con alcuni compagni di Cenacolo, a quelli con gli ospiti, come Lilian Thuram o Tullio Pericoli, dalle cene agli eventi, alle amicizie nate tra le colazioni insieme, come con Adrien o Valentin, e le visite dell’ultimo momento all’Elisarion con Marina e Davide.
Il bello deve ancora arrivare e chissà se in una colazione a Locarno o davanti a uno Spritz a Montreux ci chiederemo, pensando a nuovi progetti e nuove cose, dove ci eravamo lasciati e dove vogliamo andare?
Biografia
Stella N’Djoku (Locarno, 1993) ha studiato Storia della filosofia e Filosofia delle religioni. Ha pubblicato la raccolta di versi Il tempo di una cometa (Ensemble, 2018). Sue poesie sono apparse in antologie e riviste letterarie.