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Adolf Muschg - Perché Aristofane ci può salvare

Non c’è una via diretta che conduca dall’odierna «discussione sui valori» al paradiso in apparenza anarchico dell’antica commedia attica. Questa funambolica camminata sul filo del rasoio – dal quale Aristofane rischiava di precipitare – fu anche un laboratorio della prima forma di democrazia. La sua materia sarebbe potuta scoppiare tra le mani dei cittadini in qualsiasi momento. Un’arte così radicale dal punto di vista politico non c’è mai stata altrove nella storia dell’umanità. Adolf Muschg spiega che cosa la rende tanto legittima e inattaccabile e perché Aristofane è il suo modello.

Adolf Muschg

Adolf Muschg, nato nel 1934 a Zollikon (Canton Zurigo), ha studiato germanistica, anglistica e psicologia a Zurigo e a Cambridge. Dopo aver conseguito il dottorato con una tesi sulle poesie di Ernst Barlach, è stato docente di liceo a Zurigo. Ha insegnato in varie università a Tokyo, Göttingen, Ithaca (Stati Uniti) e Ginevra. Dal 1970 al 1999 è stato professore di lingua e letteratura tedesca al Politecnico di Zurigo. Nel 1975 è stato candidato del Partito socialista di Zurigo al Consiglio degli stati. È membro di diverse commissioni federali e dal 2003 al 2009 è stato presidente dell’Accademia delle arti di Berlino. È autore di racconti, romanzi e testi teatrali, alcuni dei quali tradotti in italiano: Storie d’amore (Marcos y Marcos, 1990), L’impiccato (Dadò, 2005), Almeno per cominciare (Controluce, 2014). Grazie ai suoi libri ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui il Gran Premio svizzero di letteratura nel 2015.

 

Bibliografia

La bibliografia delle opere originali può essere consultata qui.

Opere tradotte in italiano:

Discorsi sulla neutralità, con: Dorothee Elmiger, Pascale Kramer, Catherine Lovey, Adolf Muschg, Fabio Pusterla, Daniel de Roulet, Monique Schwitter, Tommaso Soldini, 2019, Casagrande

Almeno per cominciare, 2014, Controluce

L’impiccato, 2005, Armando Dadò Editore

Storie d’amore, 1990, Marcos y Marcos